giovedì, settembre 28, 2006

CSI senza Grissom?

Altra tegola su CSI; nel post precedente raccontavamo come Grey's Anatomy stia insidiando il primato di ascolti di CSI e di come gli autori di CSI stiano cercando di reagire. Ma il problema vero sembra venire dall'interno della serie. William Petersen, l'attore ormai identificabile solo con Gil Grissom, capo della scientifica di Las Vegas, ha intenzione di lasciare la serie nel prossimo futuro, magari non per sempre, ma per un periodo piuttosto lungo che gli consenta un vero ritorno alla vita teatrale.
Sembra infatti che nella sua vita precedente, precedente a CSI, Petersen fosse un eccezionale attore della scena teatrale di Chicago e il richiamo del palco si sarebbe fatto sentire sempre più forte nel suo cuore (nella foto vedete un giovanissimo Petersen, all'inizio della carriera, con la maglietta del Victory Gardens Theater, il teatro di Chicago di cui è socio). Petersen era già risultato assente in un paio di puntate della sesta stagione di CSI perché doveva partecipare ad una commedia teatrale. E, stando ad una serie di dichiarazione, sembra proprio che la decisione sia presa! Sostituire Grissom è impossibile... gli altri personaggi non sono altrettanto carismatici, inserirne di nuovi sarà rischioso: per gli autori un problema molto più grave del dottor Shepherd (il bello di Grey's Anatomy).
Grissom è CSI.

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martedì, settembre 26, 2006

CSI: svolta sentimentale






Prima o poi doveva accadere, ma non mi sarei aspettata accadesse in questo modo...
Negli Stati Uniti, la prima puntata della nuova stagione di CSI, quello originale, è stata superata negli ascolti dalla prima puntata di un'altra serie televisiva: Grey's Anatomy.
Prima o poi doveva succedere, ormai siamo arrivati all'inizio della settima stagione (la crisi del settimo anno!) e nessuna serie drammatica è mai riuscita a rimanere in vetta tutti questi anni e con le medie di ascolto alle stelle come è riuscita a fare CSI. Forse solo E.R. ci è riuscita, ai suoi tempi d'oro, ma la concorrenza era decisamente di livello inferiore.

Che ci fossero guai in arrivo per il confronto con Grey's Anatomy, lo si era capito già nella sesta stagione (in Italia abbiamo appena finito di vedere la quinta) e questa situazione, dicono i critici, avrebbe convinto gli autori di CSI a cambiare qualcosa nella serie.

Risultato: nella puntata finale della sesta stagione, gli spettatori americani, e tra qualche mese anche quelli italiani, si ritrovano di fronte ad una scena piuttosto "conturbante", che sembra risolvere uno dei leit-motiv originari della serie, che ci ha accompagnato fin dalla prima puntata, ma pone anche qualche dubbio allo spettatore rispetto a che cosa realmente accaduto in questi anni, fuori dai laboratori della scientifica.
Si tratta di uno "scoop" sulla vita privata di alcuni dei protagonisti della serie, delle cui vicende domestico-sentimentali non abbiamo mai saputo molto: gli autori hanno sempre preferito concentrarsi sull'aspetto professionale delle loro vite. Ma evidentemente, il confronto con Grey's Anatomy, una serie che punta di più sul privato dei protagonisti che non sulla loro professione medica, ha portato a questa "svolta sentimentale" in CSI. Se volete sapere qualcosa in più sulla scena incriminata, guardate qui, ma non ve lo consiglio: è meglio farsi sorprendere alla fine della prossima stagione, io mi sono già pentita di averlo guardato.

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sabato, settembre 23, 2006

Una mamma per amica - Settima stagione

David Rosentahl è il nuovo autore e produttore di Gilmore Girls - Una mamma per amica, dopo l'abbandono della creatrice della serie (Amy Sherman Palladino), e ha dato una serie di indicazioni sulla nuova stagione che parte in America martedì prossimo.
La scorsa stagione si era conclusa mostrandoci una Lorelai disperata perché Luke, dopo avere scoperto di avere una figlia (April), aveva deciso di escluderla dal suo rapporto con la figlia ritrovata e, accampando scuse, aveva provocato il rinvio del loro sospirato matrimonio a data da destinarsi. Lorelai, distrutta e confusa, aveva cercato conforto da Cristopher (per chi non si ricordasse, Cristopher è il primo amore di Lorelai ed è il padre di Rory, oltre ad essere un esemplare umano di un livello estetico nettamente superiore a Luke). I due avevano passato la notte insieme, con soddisfazione di Cristopher e disorientamento di Lorelai. Sigla, fine della sesta stagione di Una mamma per amica.

Attenzione: quelle che seguono sono indicazioni sullo sviluppo della trama di Gilmore Girls - Una mamma per amica nella settima stagione, potrebbe essere considerato uno spoiler da alcuni di voi, perciò ho deciso di rendere invisibili le informazioni più importanti; per leggerle basterà evidenziare il testo con il mouse.
Certo messa così la tentazione di leggere è forte... in fondo non è che vi racconto tutto quello che succederà, magari solo un pochino, qualche anticipazione... daaaaaaaai avvicina la freccina... daaaaaaaaiiii...

Lorelai e Luke si separeranno in questa stagione, ma... si sa, Stars Hollow è piccola, e sarà inevitabile incrociarsi. Lorelai e Cristopher, dopo la notte galeotta, saranno "romanticamente impegnati" insieme. Luke si avvicinerà sempre di più ad April e a sua madre Anna. Emily fonderà una scuola di buone maniere per signorine, ma sarà poi occupata da un grave problema di salute di Richard, un problema che porterà tensione in famiglia, ma riavvicinerà Emily e Lorelai. Rory continuerà la sua relazione a distanza con Logan che si trova a Londra; inoltre ritroverà Marty, un timido ragazzo che, durante il primo anno di college, era innamorato di lei e che ritornerà molto meno timido di prima e pericolosamente deciso a prendersi qualche rivincita.

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giovedì, settembre 21, 2006

Guerre Stellari: il telefilm

Già dalla metà del 2005, terminata la seconda trilogia di Guerre Stellari, si vociferava che il franchise (ormai si chiamano così, i progetti di fiction che vengono sviluppati in cloni e talvolta su diversi mezzi di comunicazione, come ad esempio Start Trek, CSI) sarebbe diventato anche una serie televisiva. Dopo il declino di Star Trek, si sente la mancanza di una bella serie fantascientifica classica, di quelle con le astronavi e le razze aliene.
Nel mondo di Star Wars - Il Telefilm, le vicende della serie saranno collocate tra il terzo e il quarto episodio filmico, ovvero tra la fine della Prima trilogia (quella prodotta negli ultimi anni con Ewan McGregor) e la Seconda Trilogia (quella degli anni '70, con Harrison Ford): la trilogia creata nel 2000 infatti non è un sequel, ma un prequel, ovvero racconta fatti avvenuti prima degli eventi narrati nella trilogia degli anni '70; in particolare nel telefilm ci si dovrebbe concentrare sulla fine degli Jedi e sulla nascita della ribellione, ma seguendo le vicende di personaggi che erano "minori" nei film originali.
Il progetto, pur esistente, è rimasto silenzioso per molti mesi, ma ora arriva dagli Stati Uniti qualche notizia più concreta. Edward Furlong (nella foto), che fu il talentuoso ragazzino protagonista di Terminator, dovrebbe prendere parte alla serie e visto il faccino che si ritrova potrebbe essere uno dei protagonisti principali. La notizia non è stata però confermata in maniera ufficiale dalla produzione.
La data di conclusione dei lavori e messa in onda rimane fissata per il 2008.


A me interessa solo una cosa: ci sono gli ewoks? ...come, cosa sono gli ewoks?

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martedì, settembre 19, 2006

Jericho: ottimo inizio

Ho avuto modo di vedere la prima puntata di Jericho. Signori, le mie previsioni espresse nel post "Jericho: per gli orfani di Invasion", si sono avverate e vi rimando al post per le informazioni di base sulla serie.
In realtà, dopo avere letto la presentazione iniziale di Jericho, ero molto intrigata, ma un po' dubbiosa rispetto ad alcuni aspetti della storia di partenza: un'esplosione nucleare in lontananza, soprattutto in direzione Iran, è abbastanza verosimile, ma l'isolamento totale rispetto al resto del mondo mi sembrava davvero poco credibile.
Come cavolo è possibile rimanere così isolati? Certo, le comunicazioni radio, telefoniche e Internet possono saltare facilmente, soprattutto se saltano in aria tutte le stazioni che le gestiscono, ma ci si potrà sempre spostare, in macchina, a cavallo, a piedi...
Non avevo pensato che la paura della radioattività e della contaminazione poteva costringere gli abitanti all'isolamento nel villaggio, ma forse anche la paura di scoprire una realtà terribile.
Mi chiedo adesso come faranno quando anche i loro generatori di energia elettrica saranno scarichi.
Mi chiedo se troveranno un modo per scoprire se sono davvero gli unici superstiti tra l'Atlantico e il Pacifico.
Mi chiedo se qualcuno avrà mai il coraggio di tentare il viaggio verso la prima città vicina, sfidando la radioattività.
Soprattutto mi chiedo chi sia quello straniero, apparentemente l'unico estraneo nel villaggio, che si presenta ad ogni persona con un'identità diversa.
Mi chiedo troppe cose... Temo che dovrò avere modo di vedere anche la seconda puntata.


Inigo: a new TV series addiction

P.S.
Nella foto di lato vedete il sindaco di Jericho: non vi ricorda qualcuno? In uno dei prossimi post vi racconterò chi è.

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Lavori in corso

Non vi preoccupate se vedete qualcosa di storto qui.
E' colpa del webmaster oppure della vostra retina.

Dr. House

Dov'è il mio bel sceriffo mutante? Qui!

Arieccolo!
Lo sceriffo Underlay di Invasion ricompare sottoforma di Alexander Mahone, l'agente federale che sarà l'antagonista dei fratelli di Prison Break nella seconda stagione della serie (ora in onda negli Stati Uniti). Come vedete nella foto, il completo da men-in-black gli dona quasi quanto l'uniforme da sceriffo: come in Invasion è un uomo dell'ordine che nasconde un segreto fuori dall'ordinario... e potrebbe avere scoperto i segreti del corpo tatuato di Michael Scofield.
Ah sì... in realtà lui si chiama William Fichtner, e se questo non bastasse, è pure alto 1,87 centimetri.
Ho deciso di seguire Prison Break su Italia 1 (riprende mercoledì alle 22.55, dopo la santa pausa calcistica).

Inigo has a weakness for tall people.

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domenica, settembre 17, 2006

Six degrees: JJ Abrams torna a New York

Nel mondo tutte le persone sono separate o collegate da soli sei gradi di separazione: si tratta di una teoria sociologica molto famosa, soprattutto negli Stati Uniti, ed ha ispirato la nuova serie dell'infaticabile JJ Abrams.
La teoria dei 6 gradi separazione sostiene che partendo da una persona qualsiasi è possibile arrivare con soli sei passaggi relazionali (per conoscenza, parentela etc...) ad una qualsiasi altra persona al mondo. La teoria è stata anche provata da una serie di esperimenti. In pratica tutti al mondo, anche le persone più lontane geograficamente o socialmente, sono in realtà separati (o collegati) da soli 6 gradi di separazione.
I 6 gradi di separazione collegano anche i 6 personaggi in cerca d'autore del nuovo drama targato JJ Abrams e ambientato a New York.
Una madre, una donna in carriera, un artista in crisi, un tassista, un avvocato idealista, sono i 6 estranei che cambieranno la vita, l'uno dell'altro, in maniera imprevedibile.
Con questa produzione Abrams ritorna alla fiction realistica, dopo i misteri di Lost e gli inverosimili complotti di Alias e, con soli due gradi di separazione, si ricollega al suo primo successo, Felicity, telefilm che raccontava l'esperienza di vita a New york di una giovane provinciale.
Six Degrees parte il 21 Settembre sulla ABC. Qui potete vedere un suggestivo trailer della prima puntata.

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venerdì, settembre 15, 2006

CSI: Miami incontra New York.

Stasera, Italia 1 ore 21.00, Horacio Caine (David Caruso) incontra Mack Taylor (Gary Sinise).
Le due serie si erano già incrociate proprio per introdurre CSI New York e i suoi personaggi, così come CSI Miami era stato introdotto all'interno di una puntata di CSI Las Vegas: le storie erano in realtà un pretesto per presentare il nuovo spin-off con il suo cast.
Stavolta però si tratta proprio di un doppio episodio incrociato! La prima parte infatti è formalmente un episodio di CSI Miami (il settimo della quarta serie), la seconda invece è un episodio di CSI New York (il settimo della seconda serie): negli USA andarono in onda nel 2005 a due giorni di distanza l'uno dall'altro, dando così agli spettatori l'impressione che le indagini iniziate a Miami continuassero a New York, in un altro telefilm, ma in uno stesso "mondo finzionale".

Italia 1, per comodità sua (CSI New York non viene attualmente trasmesso da Mediaset), ce li propone la stessa sera, l'uno dopo l'altro come se si trattasse di uno speciale unico... per una volta la programmazione fai-da-te sembra avere un senso.

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giovedì, settembre 14, 2006

Cadavere vero per CSI New York

Sul set di CSI New York è stato ritrovato un vero cadavere!
All'interno di un edificio dove si stavano svolgendo le riprese di un episodio, è stato ritrovato un cadavere.... mummificato! Il corpo si trovava in un appartamento al quinto piano.
Da precisare che le riprese di CSI New York si svolgono a Los Angeles, come per quasi tutte le serie televisive americane e i protagonisti (Gary Sinise e Melina Kanakaredes) non erano presenti al momento della funebre scoperta. La realtà insegue la fiction e lo fa doppiamente: la settimana prossima andrà in onda negli USA una nuova puntata di CSI New York (Episodio 2 della 2^ serie, "Now what it looks like?") nel quale i detective scoprono un cadavere mummificato dopo la demolizione di un vecchio palazzo.

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martedì, settembre 12, 2006

Beverly Hills 90210: a volte ritornano

A volte, a un divo telefilmico degli anni '90, non resta altro modo di riciclarsi se non interpretare se stesso.
Qualche giorno fa, guardando al cinema Domino di Tony Scott, mi sono ritrovata di fronte due volti notissimi per gli adolescenti dello scorso decennio: direttamente da Beverly Hills, Ian Ziering (ovvero Steve Sanders, fidanzato di Kelly) e Brian Austin Green (David Silver, fidanzato di Donna).
Nel film i due interpretano se stessi, Ian e Brian! Ovvero le due ex-stelle di Beverly Hills con la carriera bloccata al 1995, che cercano di riscattarsi conducendo un reality show con protagonista Domino. Domino si basa sulla vera vita di Domino Harvey, ma questi fatti non sono realmente accaduti. Corrisponde a realtà invece, la rappresentazione dei due nostri amici! Nonostante l'esplosione di fiction che ha inondato la televisione americana a partire dalla fine degli anni '90, i due non sono riusciti a riciclarsi in nessuna produzione, nemmeno in quelle minori che non arriveranno mai in Italia (a parte qualche apparizione in singoli episodi). L'anonimo destino li accomuna agli altri colleghi di Beverly Hills 90210, ad eccezione di Shannen Doherty (Brenda), famosa in America per il carattere impossibile che le ha fatto perdere i ruoli principali in alcune delle produzioni più importanti degli ultimi anni, uno tra tutti, il ruolo di Prue in Streghe.
Devo dire che la loro presenza è stata l'unica cosa che ha salvato la visione di Domino: i due, soprattutto quando recitano in coppia, sono perfetti nel ruolo delle stelline hollywoodiane arriviste e fifone... forse perché lo sono davvero? Sicuramente erano le presenze più naturali e vivaci nel film, purtroppo molto più naturali delle smorfiette di Keira Knightley e della faccia di Mickey Rourke raggelata dal Botox.

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lunedì, settembre 11, 2006

Ottantanostalgia

Proprio dopo avere scritto il post precedente su Smith, la nuova serie dalla parte dei simpatici criminali, mi sono imbattuta in una news che mi conferma la tendenza che è nell'aria, perlomeno nell'aria losangelina delle produzioni americane.
Dopo una lunga sequela di serie "impegnate" e "realistiche" (al limite del macabro talvolta) che hanno caratterizzato il periodo fine anni 90-inizio 2000, nei prossimi anni vedremo probabilmente produzioni più leggere e disimpegnate, che puntino ad un divertimento rilassato e non impegnino per anni le capacità intellettuali dello spettatore fino agli estremi del suo quoziente di intelligenza... Anche perché con X-Files e soprattutto con Lost abbiamo raggiunto l'apice di questo tipo di fiction.
Gli anni '80 tornano di moda anche nei telefilm: lo confermerebbe la notizia che Tom Wheeler sta segretamente lavorando al progetto La isla del Sol, altrove definita una nuova Fantasilandia, e, più apertamente, al remake della famosissima serie A-Team.
Secondo me, riprenderà piede una serialità più contenuta, con episodi che rappresentano storie concluse in se stesse, come accadeva nei telefilm di vent'anni fa: vi ricordate? Ogni puntata poneva un quesito, un problema, un'avventura che veniva conclusa (di solito positivamente) nell'arco dei 40 minuti di durata dell'episodio, con soddisfazione dello spettatore che poteva andarsene a nanna a mente serena.

Che dire?
"Adoro i piani ben riusciti".
Colonnello John "Hannibal" Smith, A-Team.

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domenica, settembre 10, 2006

Smith: finalmente dalla parte dei ladri!

L'avevo detto io che non si poteva andare avanti così! Nei post precedenti, presentando le nuove serie che debuttano in America a settembre avevo vagamente lamentato l'overdose di procedural drama, cioè di polizieschi conditi di cadaveri e criminologi complessati. Dalla fine degli anni '90 in effetti non vediamo altro che poliziotti, ispettori e inquirenti vari che mettono in campo tutto lo scibile umano per catturare ogni genere di delinquenti. Ma, finalmente, giunge da oltreoceano, un indizio di inversione del trend.
Tra le nuove serie della CBS (e sembra la serie su cui il network sta investendo di più) partirà anche Smith, con protagonista un affascinante Ray Liotta. Bobby Stevens di giorno è un impeccabile cittadino con un lavoro normale, ma di notte Bobby diventa un leggendario genio del crimine conosciuto come "Smith" (Mr Smith equivale all'italiano "signor Rossi") e si occupa del suo secondo lavoro e prima passione: organizzare furti di alto livello con una banda di professionisti del mestiere. Bobby vorrebbe compiere gli ultimi colpi della sua carriera e poi ritirarsi dalla scena... ma un agente dell'FBI vuole scoprire chi si cela dietro il leggendario Smith.
Oltre a Ray Liotta, famoso soprattutto per "Goodfellas - Quei bravi ragazzi" di Scorsese, il cast è ricco di volti noti: l'eterea Virginia Madsen ("Sideways - In viaggio con Jack") sarà sua moglie, Johnny Lee Miller ("Trainspotting") e Simon Baker (il protagonista di "The Guardian") faranno parte della banda.

La mia impressione: L'aria puzza un po' di Ocean's Eleven (vedi foto di Liotta agghindato come Ocean-Clooney), e se la serie sembrasse davvero al primo film di Soderbergh-Clooney, non ci potremmo lamentare troppo... Ma credo che tutto dipenderà dalla capacità degli autori di caratterizzare i personaggi e renderli unici e accattivanti. Certo non mi aspetto l' A-Team! Ma un gruppo di simpatiche canaglie che riescano a far sembrare giustificabili una serie di reati contro il patrimonio sì!
Forse ritornano i delinquenti dal cuore d'oro che andavano tanto di moda nei telefilm degli anni '80...
P.S. Perché in tutte le foto ufficiali sul sito della CBS, Liotta sembra completamente ubriaco o sul punto di piangere?
mercoledì, settembre 06, 2006

Invasion, seconda serie: quello che sarebbe successo... ma che non vedrete mai


Come promesso, una volta terminata la trasmissione della prima (e ultima, sigh!) stagione di Invasion, vi raccontiamo che cosa sarebbe successo all'inizio della seconda stagione, perlomeno secondo le idee degli autori.

Alcuni degli attori avevano infatti già letto la sceneggiatura delle prime puntate dell'ipotetica seconda stagione e hanno raccontato ai giornali qualche dettaglio sull'evoluzione della trama. La fonte è più che attendibile: si tratta di Tyler Labine (Dave) che riferisce al giornalista Michael Ausiello una conversazione avuta con Shaun Cassidy, creatore di Invasion.
Gli stessi fatti sono stati confermati anche da William Fichtner (detto anche "quel gran pezzo di un ibrido dello sceriffo Underlay") in un'intervista ad un quotidiano statunitense, poco dopo la cancellazione della serie; purtroppo il link all'articolo non è più reperibile.

Premetto che non vi sto raccontando "come sarebbe andata a finire la serie Invasion", ma semplicemente quale sarebbe stata l'evoluzione della trama nelle prime puntate della seconda stagione: se la serie fosse proseguita ci sarebbero stati sicuramente molti altri ribaltamenti di fronte e colpi di scena, più una serie si allunga e più ce ne sono...

In sintesi:
a) Che fine ha fatto Larkin dopo essere stata "gettata in pasto" alle creature fluorescenti che abitano le acque? Dave riferisce che Larkin è "to be presumed dead", "presumibilmente morta", il che dovrebbe significare che non si hanno più notizie di lei e del bambino che porta in grembo, ma non si ha certezza della sua morte e della sua sopravvivenza; secondo me, questo significa che il personaggio di Larkin sarebbe poi ricomparso a tempo debito, nel momento più topico, per un rientro in grande stile!

b) Nonostante i segnali di avvicinamento tra Tom e Russell nelle ultime puntate, nella seconda stagione Dave e Russell avrebbero unito le loro forze contro lo sceriffo... ma non viene specificato come e perché...

c) Tom avrebbe scoperto che la sua prima moglie non era morta nell'incidente aereo durante il quale era avvenuto il suo "cambiamento" in ibrido; la moglie si era in realtà salvata proprio come Tom, evolvendosi in ibrido, e a quanto pare si era messa a capo dell'organizzazione di cui faceva parte Szura. Dave dice addirittura che era il "boss di Szura".

Quest'ultima invenzione mi ricorda molto (e questo mi dà anche un po' fastidio) l'evoluzione della trama di Alias, quando ad un certo punto si scopre che la madre di Sydney non è morta in azione molti anni prima, come tutti credevano, ma è in realtà il suo principale nemico, nonché responsabile di tutte le sue disgrazie!

Peccato che questa serie, schiacciata negli USA tra Lost e Desperate Housewives, non abbia potuto proseguire, come avrebbe meritato! Rimarrà nella mia memoria come una delle migliori fiction di fantascienza mai trasmesse, altro che la soap-opera dei 4400!

Inigo did see the light.

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martedì, settembre 05, 2006

Jericho: per gli orfani di Invasion


Continuiamo con le novità USA che potrebbero arrivare l'anno prossimo anche in Italia.
Passiamo alla CBS e troviamo una nuova serie fantastico-catastrofica.
Jericho è il nome biblico di un villaggio semi-isolato del Kansas che assiste improvvisamente ad un'esplosione in lontananza, del tutto simile a quella nucleare.
La cittadina cade nel caos, anche perché tutte le vie di comunicazione sembrano impraticabili... Ma forse le cose potrebbero non essere come appaiono.
I critici televisivi americani, che spesso possono vedere in anteprima assoluta i pilot delle nuove serie, hanno dato giudizi molto positivi su Jericho.
Fantascienza, mistero e un'intera comunità di personaggi che devono affrontare un mondo improvvisamente diverso rispetto a ieri: tutto quello che serve per far dimenticare Invasion ai fans con il cuore spezzato per la fine della serie.
Altra analogia, nel "manifesto" di Jericho c'è un bambino di spalle che osserva un paesaggio inquietante, esattamente come per Invasion...
Si parte il 20 Settembre sulla CBS: speriamo che l'anno prossimo qualche network italiano lo acquisti, magari Mediaset che si è fatta sfuggire i successi degli ultimi 2-3 anni (Lost, Desperate Housewives...).

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domenica, settembre 03, 2006

Dr. House: stasera Italia 1 ore 20.45


Solo per ricordarvi che stasera ritorna il burbero dal cuore tenero (seconda serie).











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sabato, settembre 02, 2006

Aaron Spelling: il tributo agli ultimi Emmy

Il produttore Aaron Spelling è morto poche settimane fa a Los Angeles.
Per la mia esperienza personale, il nome di Aaron Spelling è uno dei miei primi ricordi televisivi: già nei primi anni '80, quando ero una giovanissima teledipendente, avevo notato che nei titoli di coda dei miei telefilm preferiti ricorreva spesso questo nome, talvolta da solo, talvolta anche nell'accoppiata Spelling-Shapiro.
Aaron Spelling è stato sicuramente il più importante e vincente produttore di fiction televisiva tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90, ha lanciato la carriera di molti volti noti e caratterizzato tutta la produzione televisiva del periodo, anche quella degli altri produttori che cercavano di inseguire i suoi successi conformandosi al suo stile. Certo, l'aria patinata e l'omologazione di quei telefilm è stata anche giustamente criticata, ma bisogna ricordare che quello era un decennio che amava sognare e credere nei sogni, non solo per colpa, o per merito, di Aaron Spelling.
Per scoprire quali serie TV facevano parte della sua scuderia, guardate il video che segue: nella parte iniziale vediamo un montaggio delle sue produzioni più famose, mentre nella parte finale possiamo ascoltare il ricordo (ovviamente in inglese) delle 3 Charlie's Angels originali.

Inigo too loves dreaming.

Lorelai a Studio 60: prepariamoci per il dopo-Gilmore

Forse non tutti i fans delle Gilmore Girls (Una mamma per amica) sanno che, con buona probabilità, la stagione in partenza a settembre sul nuovo network The CW sarà l'ultima della serie. Premetto che non ci sono assolutamente certezze e non ci saranno fino alla fine della stagione, perché, come capita spesso con le serie più fortunate, si cerca di tirare la corda fin che si può. Ma le voci che la serie più amata dal pubblico femminile sia ormai vicino al capolinea, girano già da un paio di stagioni; alla fine dell'ultima stagione trasmessa, la sesta, l'autrice e creatrice della serie Amy Sherman Palladino non ha rinnovato il contratto con la Warner Bros per "divergenze sul futuro della produzione": sembra che il disaccordo fosse legato al rifiuto della Warner di prolungare il contratto e la serie per due stagioni consecutive, indice del fatto che il network non vuole programmare un futuro a lungo termine per Gilmore Girls.
Come faremo senza Lorelai e i suoi monologhi logorroici? Non vi preoccupate, Lauren Graham sta già preparando il suo futuro! Per esempio, sarà presto ospite del nuovo telefilm della NBC Studio 60 on the Sunset Strip (in partenza il 16 settembre): in un paio di puntate interpreterà... Lauren Graham! Il telefilm infatti racconta il dietro le quinte di uno show comico americano alla "Saturday Night Live", una specie di "Drive In" del sabato sera americano. Nonostante l'ambientazione, la fiction è drammatica ed è prodotta dal creatore di The West Wing, che raccontava invece "il dietro le quinte" della Casa Bianca. Il protagonista è Matthew Perry, l'indimenticabile Chandler di Friends, e amico personale di Lauren Graham. Perry dovrebbe ricambiare l'ospitata di Lauren in una puntata di Una mamma per amica.

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