domenica, novembre 19, 2006

Ops... il ranger è di nuovo disoccupato!

Pochi post fa, rincuoravo i fan di Invasion con la notizia che il ranger Russel Varon (Eddie Cibrian) aveva trovato un posto come protagonista nella nuova serie della Fox, Vanished; sulla sinistra vedete una sua foto profeticamente funerea. Avevo anche aggiunto che la serie stava andando discretamente, ma i vertici della Fox non la pensavano allo stesso modo. Vanished non farà più parte della programmazione della Fox, che ha preferito confermare il prolungamento di altre nuove serie: i risultati non erano negativi, ma non abbastanza esaltanti per assicurare il rinnovo (tenete presente anche l'altissima concorrenza tra telefilm vecchi e nuovi che esiste nella televisione americana). Le ultime puntate filmate non saranno trasmesse in TV, ma online all'indirizzo www.myspace.com/fox: l'iniziativa è lodevole e magari potrebbe recuperare qualche fans, ma soltanto americani perché i video sono visibili solo a chi si connette dagli USA.
Purtroppo, Vanished, come molte altre serie lanciate quest'ultimo autunno dalle reti americane, soffre di un'eccessiva "serialità", cioè presenta una narrazione che rimane sempre in sospeso alla fine di ogni episodio e rimanda all'episodio successivo l'attesa dello scioglimento di un certo motivo della storia: lo scioglimento poi non avviene quasi mai e se avviene comporta la presentazione di un nuovo nodo della trama che deve essere sciolto e il ciclo ricomincia in una spirale senza fine! Ne parlerò più diffusamente e più in generale in un prossimo post perché si tratta di un peccato comune, purtroppo non veniale, ma "mortale", e molte delle nuove serie stanno dimostrando di possederlo, probabilmente per il desiderio di imitare la struttura "di lungo corso" che ha caratterizzato i maggiori successi degli ultimi anni, ovvero Lost e 24.
Purtroppo, come dimostrano gli ascolti, c'è un limite al numero di telefilm che un telespettatore può seguire senza perdere pezzi utili alla decifrazione della trama... perciò, o si fanno telefilm che restano godibili e comprensibili anche allo spettatore che si è perso l'ultima puntata, oppure i nuovi telefilm non riusciranno a conquistarsi nessuno spazio nel già sovraffollato palinsesto americano e finiranno i loro giorni sul Web...

Etichette:

martedì, novembre 14, 2006

Supernatural arriva in Italia la prossima primavera

Dalla prossima primavera, anche i giovani spettatori italiani potranno seguire le avventure dei protagonisti di Supernatural, il telefilm che ha occupato il posto lasciato vuoto dalle serie Buffy e Streghe, ovvero il genere "soprannaturale-adolescenziale", teen-supernatural per dirla all'americana. Negli Stati Uniti è in onda la seconda stagione sul network The CW, lo stesso che trasmetteva Streghe, e in effetti la serie sembra un po' un sostituto preparato appositamente in vista della fine della saga Halliwell. Come le tre sorelle di Streghe, i due fratelli di Supernatural devono combattere forze oscure, di solito chiaramente demoniache: un accostamento, adolescenti + soprannaturale, molto comune e molto redditizio nel cinema e nella tv commerciale americana. Mentre le nostre streghette erano stanziali, i fratelli acchiappa-demoni sono nomadi e girano per gli Stati Uniti con un auto d'epoca, come degli acchiappafantasmi di professione. Un'altra differenza rispetto a Streghe è rappresentata dal tono generale della serie, più cruento e dark, rispetto agli effetti speciali da cartone animato giapponese che si vedevano in casa Halliwell, il più tipico dei quali era la scossa elettrica che partiva dalla mani di Piper/Phoebe/Prue/Page (una a scelta tra queste) e colpiva il demone interpretato in ogni puntata da un aitante giovane attore, scaraventandolo contro il tavolo/armadio/orologio a pendolo (uno a scelta tra questi) del salotto buono di casa Halliwell.
Streghe era in effetti un adattamento rosa del genere horror, una specie di soap-soprannaturale; Supernatural invece si propone come una vera serie dark-horror e potrebbe per questo essere relegato sugli schermi italiani in seconda e forse addirittura in terza serata (!).
I protagonisti sono Jared Padalecki (Dean di Gilmore Girls - Una mamma per amica) e Jensen Ackles (Jason di Smallville).

Etichette:

sabato, novembre 11, 2006

...un altro pezzo per Manchild

In questo recente post, Inigo vi raccontava che il bel John Corbett stava preparando un ritorno televisivo nella serie Manchild, una specie di "Sex & The City" al maschile. Da una news di Serial TV apprendo che uno dei 4 protagonisti maschili della serie sarà addirittura Kevin Smith, giovane regista prodigio degli anni '90 con i film indipendenti Clerks, Dogma e X-Generation, ma ultimamente poco fortunato dietro alla cinepresa (vedi il terribile flop di Jersey Girl con Ben Affleck). Chi ricorda Clerks e gli altri film di Smith, saprà che il regista interpreta il personaggio ricorrente di Silent Bob che insieme al compagno Jay compare in tutte le pellicole, soprattutto nelle scene comiche. In Manchild Smith sarà invece un uomo divorziato che odia l'ex moglie, il suo nuovo marito e soprattutto se stesso.
Dopo una breve ricerca ho scoperto che gli altri due attori del quartetto saranno Paul Hipp e James Purefoy che interpretava Marco Antonio nella serie Roma, trasmessa senza grande successo da Raidue qualche tempo fa.
Nella foto, Kevin Smith in versione Silent Bob.

Etichette:

domenica, novembre 05, 2006

Con la presente vogliamo comunicare... SI, SONO GAY!

Da cosa nasce cosa, a volte da cosa nasce effetto valanga!
Un paio di settimane fa i siti dei principali giornali di gossip pubblicano la notizia che il dottor Burke (Isaiah Washington) e il dottor Shepherd (Patrick Dempsey) sono quasi venuti alla mani negli studi dove si gira "Grey's Anatomy", per "divergenze artistiche". Poco dopo si chiarisce che Washington (il dottore di colore nella serie) aveva apostrofato un collega con un termine offensivo legato alla sua sessualità e Dempsey aveva reagito in difesa del collega insultato. Nelle news non si specificava mai quale attore del cast fosse stato insultato.
Prima ancora che si potesse scatenare il gossip sull'identità dell'offeso, l'attore T. R. Knight (nella foto in alto) se ne esce con un comunicato stampa che sembra una circolare ministeriale e che voglio tradurre letteralmente dall'inglese:
"Sembra che siano sorti alcuni interrogativi a riguardo della mia sessualità e vorrei quietare le inutili voci che potrebbero diffondersi. Benché io preferisca in genere mantenere la mia vita personale del tutto privata, spero che il fatto che sono gay non sia l'aspetto più interessante della mia vita."

Ma non finisce qui! L'uscita allo scoperto di Knight (il coming out, come dicono in America) sembra avere scatenato un effetto domino: pochi giorni dopo Neil Patrick Harris (a lato), attore molto noto per avere partecipato a diverse serie tv, ha emesso un comunicato per confermare le voci che lo dicevano gay e smentire le voci che negavano la sua omosessualità. Anche in questo caso, il comunicato presenta questo nuovo stile gay-ministeriale :
"L'occhio dell'opinione pubblica è sempre stato indulgente nei miei confronti e fino a tempi recenti, sono sempre stato in grado di vivere una vita quasi normale. Perciò, invece di ignorare chi ha deciso di pubblicare le proprie opinioni senza consultarmi, sono felice di fugare tutte le voci e gli equivoci e sono molto orgoglioso di dichiarare che sono un gay soddisfatto, vivo la mia vita al massimo e ho la fortuna di lavorare con gente meravigliosa facendo quello che amo fare."

Chi sarà il prossimo?

Etichette:

Stasera Horatio incombe su di noi...

Finalmente stasera i fans scopriranno chi è la talpa che ha infestato quest'ultima stagione di CSI Miami, probabilmente nel tentativo di far chiudere il laboratorio analisi e mettere nei guai Horatio Caine.
Altri intrecci si scioglieranno o giungeranno ad una svolta inaspettata, come per esempio la relazione sentimentale tra Horatio e Marisol, un amore davvero incredibile, nel senso di "totalmente non credibile". Ad un passo dal matrimonio, i due si guardano come due estranei e credo che, anche con una partner diversa, la faccia in pelle di mocassino di Horatio non potrebbe cambiare espressione, la sua unica espressione. Ebbene si! Inigo fa outing e confessa di non sopportare Horatio Caine - David Caruso. Non capisco come sia possibile che un attore abbia sempre la stessa impostazione in tutte le scene, la stessa postura (gambe larghe, una mano sul fianco, una mano che cincischia con gli occhiali scuri), la stessa espressione (testa inclinata di 45 gradi, sguardo in direzione opposta rispetto alla persona con cui sta parlando). Forse è un'impostazione voluta, per caratterizzare il personaggio come una specie di misterioso "sceriffo solitario": purtroppo Chuck Norris in Texas Ranger supera Caruso in questa impresa... Ad aggravare questa specie di estraniamento del personaggio ci si mette pure la regia che riprende sempre Horatio dal basso verso l'alto, tanto che in ogni inquadratura Caruso sembra incombere su tutti, incombe sui cadaveri che ritrova, sui sospettati che interroga, sui colleghi. Non riesco veramente a concepire che CSI Miami abbia, sia in Italia che negli Stati Uniti, quasi più ascolti di CSI Las Vegas con il bravissimo William Petersen che interpreta Grissom, un personaggio sicuramente chiuso e solitario, ma assolutamente adorabile grazie alla resa scenica di Petersen.
Apparentemente non ne potevano più neanche i palinsesti Mediaset, visto che ci hanno costretto a vedere 4 episodi a settimana nell'ultimo mese! Speriamo che l'abbiano fatto per accelerare il ritorno del vero CSI!

Inigo: quando ci vuole, ci vuole...

Etichette:

John Corbett tornerà in TV

Un breve post per segnalare che John Corbett sta lavorando con i produttori Rob e Marc Cullen al Pilot di una nuova serie televisiva, una comedy dal titolo "Manchild". Chi è John Corbett? Ma come! Era Aidan, l'unico fidanzato decente di Carrie in Sex & The City ed era anche il protagonista maschile di Il mio grosso grasso matrimonio greco.
La nuova commedia seguirà le vite di 4 amici quarantenni che attraversano la tipica "crisi di mezza età"(ma non sarà Sex & The City al maschile?); il personaggio di Corbett sarà un po' "fumato" e terribilmente autolesionista, sia in campo professionale che sentimentale.
Nella foto, John Corbett in fase pacioccosa.