domenica, aprile 01, 2007

Settimo cielo e la crisi del dodicesimo anno: grazie a Dio!

Lasciatemelo dire, grazie a Dio, sulla soglia della dodicesima stagione, il network The CW ha decretato la morte per "cause naturali" di Settimo Cielo, serie TV mezza soap-opera, mezza teenage drama, sopravvissuta non si sa come fino all'undicesimo anno.
Ricordo ancora bene, nonostante l'età avanzata, la prima stagione della serie, con le avventure della famiglia del reverendo Camden, il reverendo battista più affascinante della congregazione: mi piacevano tutti i figli del reverendo: il dolce Matt, la bellissima Mary (interpretata da Jessica Biel), mi piaceva anche Lucy con quel nasone a patata che compensava il nasino alla francese di Mary, mi piaceva Ruthie che, come indica il nome, era una specie di Rudi Robinson bianca.
Settimo Cielo sembrava veramente l'ultimo esempio di telefilm-famiglia, un genere di successo fino negli anni '80 (Casa Keaton, Genitori in Blue Jeans, I Robinson) e poi abbandonato per serie più "azzardate". Dopo poche stagioni però, la deriva ebbe inizio: i figli e gli amici dei figli cominciarono ad avere incroci sentimentali degni di Beautiful ed ogni anno vedeva l'invenzione di nuovi personaggi per rientrare nello schema "teenager bisognoso di aiuto spirituale".
Non avrei sopportato di cascare per caso su una nuova puntata, con nuovi adolescenti turbati finiti non si sa come a casa Camden ed altre sorprendenti conversioni religiose! Ben venga la cancellazione!