Invasion: una serie diversa dalle altre
Invasion doveva avere a disposizione un budget limitato rispetto alle altre produzioni di prima serata, lo dimostrano proprio il cast semi-sconosciuto e il ricorso minimo agli effetti speciali (tra l'altro un po' ridicoli in alcuni casi) che pure avrebbero giovato ad una serie sci-fi.
Ciononostante, il lavoro degli sceneggiatori e la bravura degli attori hanno appiccicato molti spettatori allo schermo, grazie principalmente a due elementi legati alla trama:
Ciononostante, il lavoro degli sceneggiatori e la bravura degli attori hanno appiccicato molti spettatori allo schermo, grazie principalmente a due elementi legati alla trama:
- Sotto le vesti della fantascienza, come spesso capita alle opere di fantascienza, la serie pone molti quesiti di tipo etico, simili sotto certi aspetti ai quesiti etici che la nostra società deve affrontare oggi: che cos'è l'individuo? Che cosa ne definisce l'identità? L'individuo è il suo patrimonio genetico? E' il suo patrimonio "esperienziale"? (Mariel è sempre Mariel perchè possiede la mente/l'anima di Mariel?
Oltre quale limite si definisce la diversità e in base a quali criteri si valuta la sua pericolosità? (Mariel e Tom sono pericolosi perché "sconosciuti"? O non lo sono... fino a prova contraria?). Un vero peccato che la serie non abbia avuto modo di sviluppare questi temi. - Altro elemento vincente della sceneggiatura è stata l'ambiguità di alcuni personaggi, in particolare dello sceriffo Underlay, divenuto il vero protagonista della serie, forse senza che gli autori stessi se ne accorgessero. Il cattivo della situazione ha presto mostrato i suoi lati deboli, scoprendosi manipolato e non solo manipolatore: davvero un uomo non più uomo che scopre se stesso e chi lo circonda, mentre noi lo scopriamo insieme a lui... Naturalmente il successo del personaggio è legato anche all'abilità di William Fichtner che ha espresso contraddizioni e ambiguità davvero difficili da gestire senza perdere di credibilità.
Etichette: invasion
0 Comments:
Posta un commento
<< Home