sabato, agosto 26, 2006

Justice, Bruckheimer si dà al legal drama


Altra novità nel palinsesto della Fox, Justice rientra nel filone giudiziario-avvocatesco, un classico della produzione televisiva americana. Si tratta di una novità però per Jerry Bruckheimer, il produttore più vincente e potente degli ultimi 10 anni, grazie primaditutto allo straordinario successo mondiale di CSI e dei suoi spin-off. Le creature di Bruckheimer infatti si sono sempre caratterizzate per il gusto del colpo di scena e per gli effetti speciali sempre presenti, ma mai abusati: elementi e ritmi che in genere non si adattano molto all'ambito giudiziario dove predomina la parola sottoforma di dialogo razionale (vedi i classici Law & Order, The Practice).
A differenza dei loro colleghi televisivi, gli avvocati di Justice utilizzano tutte le tecniche più moderne (scienze forensi, simulazioni di interrogatori...) e cercano di gestire (o manipolare) la presentazione che i media offrono dei loro assistiti, soprattutto quando sono famosi e accusati di omicidio. La preparazione del processo viene seguita dietro le quinte, un po' come le indagini nei casi di CSI. Tra i protagonisti troviamo Victor Berger, il papà di Sidney Bristow in Alias, e Tom Nicholson che fu Jack McPhee in Dawson's Creek. Si parte su FoxUSA mercoledì prossimo.

La mia impressione: potrebbe essere una sorpresa, potrebbe essere il rinnovamento alla Bruckheimer del genere legale, così come è avvenuto per quello poliziesco. Me lo fa supporre anche il fatto che la Fox abbia deciso di metterlo in diretta competizione con Lost (ABC). Buone chances di arrivare in Italia, fosse solo per la nomea del produttore.
Altre informazioni su Justice dal sito di Fox USA.

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