giovedì, febbraio 15, 2007

Lost e la sindrome di X-Files

Qualche mese fa ormai, Inigo parlava della fine disastrosa di alcune serie particolarmente complesse e prediceva un ritorno a storie più semplici e più lineari.
A quanto pare i produttori di Lost sembrano darci ragione. Diverse dichiarazioni delle ultime settimane da parte di Damon Lindelof suggeriscono che il progetto Lost seguirà un percorso a tappe ben precise, che porterà a un finale definito e coerente con tutti gli elementi offerti agli spettatori dall'inizio della serie. Tanto è vero che gli autori avrebbero programmato esattamente 5 stagioni nel corso delle quali si risolveranno i nodi e i temi proposti dalla serie. Mai più telefilm tranciati a metà e senza finale (Invasion), mai più conclusioni incomprensibili e rattoppate in qualche modo perché i produttori avevano tagliato i fondi, come accadde ad X-Files, che si trascinò nelle ultime stagione con invenzioni e ribaltamenti quasi vergognosi. Il fallimento di molte nuove serie "misteriche" (Vanished, Kidnapped), lanciate lo scorso autunno, ha fatto riflettere autori e produttori. Perfino gli autori di Jericho, l'unica serie del genere catastrofico ad ottenere un buon successo, hanno rassicurato i fans che molti degli interrrogativi posti nelle prime puntate saranno risolti entro la prima stagione. Non ha senso riempire gli episodi di enigmi e misteri che si accavallano l'uno con l'altro con la speranza di tenere gli spettatori incollati allo schermo per anni e anni: questa impostazione poteva rendere quando esistevano solo una o due serie di questo tipo, ma se tutte cercano di ripetere questo modello, il tempo libero e le energie mentali dello spettatore non riusciranno a reggere nemmeno per la prima stagione!

Insomma si ritornerà ad una serialità più semplice e comprensibile, forse un po' stile anni '80, con linee di racconto che si concludono (alleluja!) nell'arco di una stagione, come la fortunatissima serie 24, con Kiefer Sutherland.
<-- Comunque, neanche in 5 anni di puntate riusciranno a darci una spiegazione di questo coso.

Inigo: back to the roots!

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